| Milano- "Spero di arrivare a casa, ma se questa sera dovessi morire andrebbe bene cosi" questo è stato uno dei commenti alla performance di Vasco Rossi da Zocca da parte di uno dei suoi fan, uscendo dal palazzetto dove il cantautore si è esibito. Spazio più "intimo" non si respira all'ingresso quell'atmosfera da concerto estivo che caratterizza ormai da sempre i live di questo artista.
Ci sono meno bancarelle di magliette e di panini con la salamella, meno bottiglie di birra ammassate all'entrata dei vari settori. Il tempo non è certamente estivo, una fitta neve è caduta sulla città fino dalle prime ore della giornata, ma questo non ha fermato nemmeno uno dei 12mila fortunati in possesso di un biglietto di ingresso all'evento.
Il sottopalco è gremito , le persone giocano scattano fotografie sorridono e bevono bevande più o meno alcoliche, qualcuno comincia a chiamare il Komandate con largo anticipo rispetto all'ora di inizio fissata per le 21 e 20.
Il palco e' molto minimal, sembra la scenografia di un concerto anni 80, dove la musica era padrona e gli effetti di suoni e luci erano solo il contorno; appare cosi ridotto che sembra quasi impossibile trovare spazio per tutti gli strumentisti .Alle 21 e 20 precise si spengono le luci e arriva il momento del Blasco, che sale in maniera sicura, sulla scena cantando "Ho fatto un sogno" ( uno dei tre inediti datati 2010) .
In una canzone diventa padrone della serata, gli spazi ridotti permettono una visuale a cui pochi individui sono abituati durante un suo concerto. Vasco è li, si può toccare in mezzo a noi; si ha la sensazione di cantare ad una festa per pochi. Gli anelli di uno stadio, a volte troppo lontani, sono una prerogativa delle grandi arene, ma non di questa sera.
Lo aveva detto , questo tour sarebbe stato un viaggio itinerante nella sua produzione musicale, avrebbe spaziato dal molto vicino , al molto lontano ma sempre vicino ai cuori dei suoi estimatori. Con una forza che gli è propria ormai da tempo immemore il sign Rossi si muove sul palco in maniera eccellentemente goffa mentre canta " la nostra relazione" davanti ai un numero di estimatori in platea, quelli più giovani, un po' spaesati da questo amarcord .
Lo avevamo lasciato con una brutta caduta, che aveva fatto il giro del web, ed era stata oggetto di alcune strumentalizzazioni idiote, da parte di media sempre alla ricerca di quella visibilità che solo un grande nome può dare. Lo ritroviamo in forma smagliante con un sorriso affettuoso e furbetto che dedica al suo pubblico, scherzando allegramente:" Avete visto , non sono ancora caduto!".
Assistendo allo spettacolo si ha la certezza di avere a che fare, non solo con uno degli esponenti della musica italiana, ma con la musica italiana vera propria. Intere famiglie con figli adolescenti e genitori che cantano insieme , trovando un punto in comune, qualcosa di cui parlare; non rendendosi conto del bene che può fare ad un genitore ed a un figlio sapere che nonstante tutto ciò che la vita ci ha riservato e ci riserverà , al concerto di Vasco ci si può sentire insieme.
Scaletta studiata in modo intelligente per elevare il semplice ascolto di musica ad un percorso formativo: quello che un artista vive scrive e propone. Vengono da se pezzi classici come "Anima fragile" alternati a pezzi rock come "Domenica Lunatica" o "Delusa" canzone datata 1993 che aveva già previsto l'evolversi dei costumi e dell'ipocrisia che la necessità di mostrarsi con riserva ,via tubo catodico, portava con sè
Con questa nuova veste la performance del rocker più amato d'Italia si arricchisce di un ulteriore tassello, qui siamo in piena maturazione.Vasco ha lasciato il concetto stesso di musica limitata ad un periodo , per raccontare tutto il suo talento: quello che è stato, che è e che sarà.E' li per farci capire, nella maniera migliore, tramite il suo lavoro, quali sono state le circostanze artistiche e umane che hanno fatto si che lui sia quello che sa parlare in maniera diretta. Mettendo spesso in piazze le sue emozioni , anche quelle più personali e nascoste dei suoi primi pezzi, con i quali una generazione e invecchiata una è cresciuta e la terza si sta formando.
Bono degli U2 diceva che il rock è intrattenimento servizio non incluso; volendo tornare alle origini il Komandante ci dimostra come il passo più importante della vita artistica di un uomo sia ritrovare i suoi fan guardandoli negli occhi, spesso in sala le luci sono accese, evitando occhi di bue e cercapersona che mettono un muro tra chi sta intrattenendo e chi è intrattenuto.
Questa ennesima volontà risulta essere completamente riscontrabile nella parte acustica della serata, dove Vasco canta "Sally" , "Dillo alla luna" o "Incredibile romantica" in mezzo al suo pubblico e da solo tenendo a guardare chi lo sta ad ascoltare parlando loro in faccia come la sua poetica fà ormai da anni.
Uno schiaffo all'ipocrisia di talenti supposti sfornati a mezzo televisivo o con operazione di marketing a regola d'arte da parte di industrie musicali. E sebbene può sembrare impopolare, è proprio da lui che arriva un esortazione chiara "impariamo a non giudicare, a pensare più ai nostri difetti, lasciando le persone libere di vivere la loro vita ". Questo nevending tour vaschiano è la summa di un uomo di quasi 60 anni che vuole raccontare se stesso; non si capisce mai guardando lo show e il pubblico , dove sia Vasco per il suo uditorio o il suo uditorio per Vasco e questo è forse il pregio più grande.
Puo' certamente piacere e non piacere, ma lui sarebbe capace di battersi fino allo stremo per permettere a chi non lo apprezza di esprimere la sua idea, ed è per questo che lui è Vasco Rossi , prima di tutto un individuo in grado di capire perfettamente gli altri.Milano avrà l'onere e l'onore di ospitare il suo show fino al fine mese. Si è detto di tutto e il contrario di tutto su questo cantautore, una cosa è certa : se la vita di un uomo è fatta di 4 o 5 giorni da ricordare mentre il resto è contorno, vedere questo show non è certo contorno.
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